“Even 1943. Olocausto sul Lago Maggiore”: online il documentario
La strage degli ebrei sul Lago Maggiore è la prima avvenuta in Italia, subito a ridosso dell’8 settembre 1943, e la seconda, dopo le Fosse Ardeatine, per numero di vittime. In nove località dell’allora Provincia di Novara le SS catturarono e trucidarono almeno 58 ebrei.
Una strage che, nonostante la sua rilevanza storica regionale e nazionale, come è stato giustamente rilevato, è stata per lungo tempo dimenticata.
Il documentario, ultimato nel dicembre 2010, ripercorre gli eccidi con ampio riferimento al contesto e al dibattito storico sui motivi di quella strage e della sua scarsa conoscenza.
In previsione delle celebrazioni per l’80° anniversario di quegli eccidi il documentario è oggi visionabile online sul canale YouTube di Lorenzo Camocardi nella versione sottotitolata in inglese, realizzata nel gennaio 2012 grazie alla collaborazione della compianta Sandra Spence.
Una dettagliata scheda di presentazione e tecnica è visionabile > qui <.
Di seguito i capitoli in cui è scandito il filmato con a fianco il relativo tempo di inizio per chi voglia soffermarsi su singoli aspetti:
- Titoli di testa 00:00
- Lago Maggiore settembre 1943 02:30
- Eccidio di Baveno 09:55
- Eccidio di Arona 17:59
- Eccidio di Meina 25:17
- Eccidio di Orta 43:38
- Eccidio di Mergozzo 48:54
- Eccidio di Stresa 1:01:28
- Eccidio di Pian Nava 1:07:44
- Eccidio di Novara 1:14:33
- I giusti e i salvati 1:16:32
- Eccidio di Intra 1:22:02
- L’albergo, le ville e i beni 1:28:00
- 1954 il processo di Torino 1:33:31
- 1968 il processo di Osnabrück 1:36:45
- Il dibattito storico 1:43:33
- Responsabilità e memoria 1:49:04
- Dediche e titoli di coda 1.53:29
SINOSSI
Le SS arrivano sul Lago Maggiore la notte dell’11 settembre ’43. Il giorno dopo installano il comando nell’albergo Beaurivage di Baveno e si dislocano nei principali centri della costa piemontese. Si tratta del 1° battaglione della Leibstandarte (Guardia del Corpo) Adolf Hitler, proveniente dal fronte orientale. Si fermeranno per un mese.
Il documentario ripercorre la vicenda dei 57 ebrei trucidati tra settembre e ottobre in nove località: sulla costa piemontese del Lago (Baveno, Arona, Meina, Stresa), nei paesi di Mergozzo e Orta che si affacciano sui due laghi omonimi, a Novara, in un piccolo paese collinare sopra Verbania (Pian Nava), ed infine, tra l’8 e l’11 ottobre, a Verbania Intra.
Nella tradizione ebraica si usa portare un sasso sulla tomba dei defunti (Even: il sasso della memoria). Il sasso del film non trova tomba su cui posarsi perché a tutt’oggi non si sa dove sono i corpi dei 57 ebrei trucidati. Va a trovare i testimoni superstiti, i documenti e gli storici, ricostruendo gli eccidi e i processi di Torino del 1955 e di Osnabrück del ‘68 a cui, con scarso esito, furono sottoposti alcuni dei responsabili.
La memoria della prima strage di ebrei in Italia, tenuta tenacemente in vita da due dei sopravvissuti, Aldo e Becky, rivive oggi, a fianco delle silenziose acque del lago, nella memoria materiale (lapidi e cippi) e vivente (commemorazioni e rievocazioni) delle comunità locali. Una memoria che non può essere solo “ricordo” ma assunzione di responsabilità e interrogazione sull’oggi.
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